Spirito Lirico: Il mio io corsivo...

domenica, ottobre 29, 2006

Il mio io corsivo...

Ho uno strano vizio. "Digitava le parole sulla tastiera in modo naturale..." A volte, quando sono sola e nulla impegna troppo la mia mente, "quasi senza rendersene conto..." o quando sono triste, o spaventata, "nessuno immaginava che lei potesse ostentare una tale sicurezza..." cerco di distrarmi da sola, da quell'angoscia che mi assale, "perche davanti agli altri si sentiva sempre a disagio..." per il fatto che io penso troppo... decisamente troppo! "le accadeva quando cercava di fare qualsiasi cosa..." Per evitare di impazzire cerco di distrarre la mia mente "soprattutto quelle per cui era più portata..." E mi racconto ciò che sto facendo in quel preciso istante, "da un lato riconosceva il suo talento" al passato e alla terza persona singolare... "dall'altro lo nascondeva dicendosi: e se così non fosse?" ...come se stessi leggendo un libro. "Probabilmente se solo avvesse voluto sarebbe diventata una brava scrittrice..."

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Amo

Giorgio per intero con pregi e difetti, essere considerata strana perché ormai lo vedo come un pregio, il canto con tutte le sensazioni che mi fa provare, colui che per primo ha sentito la mia vera voce ridandomi qualcosa in cui credere, i libri, i film, le immagini, la musica, lo stile gotico, fissare per ore le copertine in libreria, scrivere storie che alla fine leggo solo io, imparare a memoria gli incipit dei libri e proclamarli davanti allo specchio, il teatro, i temporali estivi, raccontarmi cosa sto facendo come se lo stessi leggendo su un libro, il suono del violino, il profumo del pane mentre cuoce, bere il latte appena munto, ascoltare, raccontare, andare in mountain bike, mischiare i succhi di frutta due o tre alla volta e berli anche se il risultato fa schifo, dormire tra le lenzuola appena cambiate, gli occhi sorridenti, il cappuccino, bere l'acqua dalle fontane, il cielo stellato.

I libri...

Mi danno dipendenza... leggo tutto. Di solito leggo per andare da una altra parte... quindi più è diverso dal mondo reale più mi trovo bene, anche quando inquieta. Ma per me un libro non dovrebbe finire mai: per questo le storie che hanno sempre gli stessi protagonisti mi esaltano notevolmente... adoro Anne Rice che ha creato un mondo parallelo abitato da creature tanto affascinanti da potersene innamorare. Queste storie mutano il mito del vampiro in un essere piu' delicato di quanto non si possa immaginare, un bevitore di sangue non e' solo un mostro che si ciba di esseri umani, e' anche una creatura i cui sentimenti e il modo di percepirli sono stati, come tutti gli altri sensi, amplificati dal dono tenebroso. Poi adoro Daniel Pennac, per avermi fatto varcare più volte la soglia della ferramenta in cui vive la meravigliosa e stravagante famiglia Malaussene. Poi amo le favole di Neil Gaiman, Micheal Ende, Diana Wynne Jones, J.K. Rowling... e un sacco di altri autori che se mi metto ad elencare non finisco più... Consigliatemi quello che volete... i libri... mi danno dipendenza... leggo tutto.