mercoledì, dicembre 03, 2008



Dedicato a quella parte della mia famiglia che sapeva sempre farmi dimenticare la tristezza.

Un amico lontano
è a volte più vicino
di qualcuno a portata di mano.
E' vero o no che la montagna
ispira più reverenza e appare
più chiara al viandante della valle
che non all'abitante delle sue pendici?
Kahlil Gibran


Mi rendo conto di aver scelto una canzone tristissima, probabilmente rifletteva il mio stato d'animo in quel momento:
Troppe separazioni tutte insieme...

mercoledì, novembre 26, 2008

Dicono che le voci si sentono meglio dall'alto... ascolta la mia.
Ciao nonno!

mercoledì, novembre 19, 2008

Il mio grido...

Il canto è il mio grido
Un grido di gioia e di dolore
Un modo per confidare i miei segreti più intimi,
senza dover essere per forza io
a trovare le parole con cui esprimermi
Cantare, interpretare,
ormai sono diventati necessari
come mangiare o dormire,
dev'essere la mia natura.
So bene che non è facile capire il mio mondo interiore,
ma sinceramente essere compresa
non è mai stato importante per me,
almeno non quanto il desiderio di essere ascoltata.
Mi sono resa conto di come
molte delle persone che ho incontrato nella mia vita
abbiano interpretato la mia interiorità
come qualcosa di imperscrutabile,
qualcosa che non volevo condividere con nessuno
se non con me stessa.
Ad un certo punto ero arrivata a credere
che fosse davvero così,
ma in realtà avevo solo bisogno
di trovare un mezzo per liberarla.
Poi qualcuno mi ha dato qualcosa in cui credere
ed il nodo che avevo allo stomaco si è sciolto.

martedì, settembre 09, 2008

Leggere tra le righe...

"Ogni libro deve cominciare con una pagina vuota.
Meglio se scura, rosso scuro, blu scuro, a seconda del colore della copertina.
Quando apri un libro, è come se fossi a teatro. Il sipario copre il palcoscenico.
Tu lo tiri da parte e ha inizio la rappresentazione."




















"Quando ti porti dietro un libro avviene qualcosa di straordinario:
le sue pagine raccoglieranno i tuoi ricordi.
E un giorno ti basterà risfogliarle
per tornare con il pensiero al luogo dove le hai lette per la prima volta:
le immagini, gli odori, il gelato che ti eri gustata...
Credimi, i libri sono un po' come la carta moschicida:
a nient'altro i ricordi restano attaccati così bene come alla carta stampata.
"
Cornelia Funke "Cuore d'Inchiostro"

sabato, luglio 05, 2008

Sogno...

Ho visto la tua immagine diafana
prendere lentamente forma
uscire dal mio sogno ed avvicinarsi a me,
ma quando ho proteso le mie braccia verso di te
sei subito sparito
lasciandomi sola con il ricordo del tuo calore.
Mi consola che sei nato da me,
dalla mia mente,
e che quando proverò ad avvicinarti di nuovo
sarai ancora lì, tra tutte le altre immagini che ho creato
senza mai dar loro un nome.

lunedì, giugno 30, 2008

Inquietudine...

Inquietudine.
Con il volto nascosto cresce una lieve ansia dentro di me.
Sotto il velo nero tutto appare più teso, l'atmosfera è tetra...
è quella dei sogni.
I pensieri si fanno strada nella mente,
una visione distorta della realtà.
In quest'istante sono parte dell'oscurità,
invisibile ma presente
onirica ma vera.
Le parole sono accompagnate da sguardi freddi
di occhi di vetro, come quelli delle bambole:
fissi, immobili, ma che sembrano seguirti ovunque.




giovedì, giugno 26, 2008

Il mio vero volto...

Mi piace diventare un'altra.
Mi piace l'idea di poter essere me stessa con un'altra personalità.
E' come avere a disposizione una stanza vuota, che puoi arredare come ti pare,
la sera chiudi la porta alle tue spalle e la mattina ritorni e la ritrovi svuotata.
E il giorno successivo il gioco ricomincia.
All'infinito.
Sono nata per questo.
E' bellissimo e terribile.
E' un dolore dolce.




















Avevo scelto questa foto come un simbolo....
La maschera?
Tenetela, a me non serve più.

Ora posso rimetterla quando voglio...
ma non la vedrete.

venerdì, giugno 13, 2008

E' la fine?



















In questo contesto non sono che un pensiero, un ricordo che vuole riaffiorare in una mente svuotata.
Si può smettere di pensare?
Smettere di pensare equivale a smettere di esistere, non è come dormire.
Nel sonno siamo sopraffatti dai pensieri, sono loro a guidare il gioco.
Il suo soffio sulla fiamma ha fermato il mio respiro, ma non ha cambiato ciò che sono e che voglio continuare ad essere.
Io voglio esistere.
Per continuare ad esistere devo riaccendere la fiamma, devo prendere io l'iniziativa.
Mi avvicino, lui mi blocca.
E' la fine.

E se hai un mondo dentro... come fai a non esplodere?





I sospetti...
i sospetti, mi tengono sveglia.
Troppe immagini scorrono davanti ai miei occhi
e ho costruito un muro per proteggermi
ma è stato un errore
non ho compreso il significato dei segni
ed è crollato.
Ora vedo una guerra all'orizzonte,
una lama sospesa sulle nostre teste.
Non si può evitare. E' tardi

Io... voglio esistere!

mercoledì, maggio 07, 2008

Il cielo...

Quando guardo il cielo, di notte, provo una sensazione di pace incredibile.
Ogni singola stella pare rassicurarmi...
Riuscire a scorgere la forma delle costellazioni è bellissimo.
E poter vedere Saturno con i miei occhi mi ha fatto pensare al mondo come ad un pugno di sabbia.
Io non sono altro che un granello che se ne scivola fuori dalle fessure tra un dito e l'altro.
Questo pensiero mi mette serenità...
in mezzo a tanta grandezza le mie umane paure diventano impercettibili.

martedì, febbraio 26, 2008

Il cambiamento... again...

E' ironico che in così breve tempo mi ritrovi ad affrontare lo stesso argomento.
Questa costante continua a far parte nella mia vita...
Un giorno ti svegli, ti guardi allo specchio e vedi lo stesso viso, ma con due occhi diversi.





















A volte i muri crollano...
ma se invece di fermarmi a piangere guardando le macerie
scavassi sotto di esse... potrei ritrovarmi ad Atlantide!

venerdì, febbraio 22, 2008

venerdì, gennaio 11, 2008

Il settimo libro...

"The last enemy that shall be destroyed is death"

Ogni libro è un dono.
Ringrazio colei che ha creato questo mondo,
è stato meraviglioso tuffarmici dentro...
Non mi sento di aggiungere altro...


Un abbraccio nel silenzio della notte.